Glossario - Sito Ufficiale della manifestazione Hispellum

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GLOSSARIO MILITARE MINIMO
A
Aedes= tempio, santuario (luogo sacro in cui venivano conservate le insegne)
Agger= terrapieno difensivo costituito dalla terra riportata dallo scavo di una fossa, a sostegno di un muro o di una fortificazione
Agrimensor= addetto alla misurazione del terreno (fondamentale il suo apporto nella definizione degli assi viari principali di un castra o di una colonia)
Aquilifer= legionario addetto a portare l’insegna dell’aquila legionis, animale totemico riconducibile direttamente a Giove Ottimo Massimo
B
Ballista= macchina da guerra a torsione dalla forma ad arco, tesa con funi e nervi, atta al lancio di pietre a lunga distanza
Bucinator= soldato suonatore di bucina (tromba)
C
Caliga= tipica calzatura militare in cuoio utilizzata da legionari ed auxiliarii
Canabae= insediamenti civili nati disordinatamente intorno ad un accampamento militare
Campidoctor= istruttore del campo legionario
Cardo= (cardine) il più breve degli assi viari principali del campo (via principalis)
Cassis= elmetto
Castra= accampamento legionario; esso poteva essere estivo (aestiva), invernale (hiberna), permanente (stativa). Esistevano poi i castra peregrina, destinati alle truppe ausiliare, cioè costituite da non cittadini romani (peregrini)
Centurio= sottufficiale al comando di una centuria, ossia un’unità di milites composta da circa 60 uomini
Cohors= decima parte della legione (circa 500 uomini) oppure unità ausiliaria di fanteria e/o cavalleria
Corona aurea/castrensis/civica etc.= decorazione militare di varia natura, assegnata per il conseguimento di obiettivi bellici differenziati
D
Decumanus= il più lungo degli assi viari principali del campo (via praetoria)
Diploma= certificato di congedo militare, con il quale solitamente si riconoscevano legalmente determinati benefici, come ad esempio l’unione matrimoniale e la cittadinanza romana ai figli nati da tale rapporto (per i legionari), o la cittadinanza romana tout court per i peregrini che avevano militato negli auxiliao nella flotta.
Dolabra= attrezzo da campo del legionario, per metà ascia e per metà piccone.
E
Evocatus= veterano richiamato alle armi
Exercitator= istruttore
F
Faber= legionario specializzato, costruttore
Forum= enorme spazio aperto del castra, di forma rettangolare e adiacente al praetorium, ove si incontravano i legionari
Furca= palo con due estremità al quale il legionario legava il proprio bagaglio per la marcia.
G
Gladius= spada corta, tipica della fanteria romana
Groma= strumento dell’agrimensore per misurare e tracciare assi ortogonali atti alla ripartizione di campi oppure assi viari principali di un castra o di una colonia
H
Hasta= asta, giavellotto
Honestamissio= congedo onorevole
L
Legatuslegionis= delegato al comando di una legione, generalmente di rango consolare, appartenente all’ordine senatorio
Legio= legione, composta da circa 5000 uomini e suddivisa in coorti e centurie.
Limes= confine, strada di confine, frontiera fortificata al confine tra il mondo romano e il barbaricum
Lorica= corazza, armatura; le loricae più diffuse nell’esercito romano dell’alto impero sono la lorica segmentata, costituita da una serie di lamine metalliche, e la lorica hamata, costituita invece da una maglia di anelli di ferro.
M
Miles= soldato
Missilis= proiettile
Missio= congedo; dopo la riforma augustea, il congedo di un legionario avveniva (di norma) dopo ventidue anni dall’arruolamento.
N
Nota= nota di biasimo
Numerus= unità ausiliaria di vario genere
O
Onager: onagro, macchina da assedio per il lancio di pietre con fionda
Oppidum= città fortificata
Optio= aiutante scelto del centurione: è il secondo, per importanza, nei ruoli di comando della centuria
P
Papilio: tenda militare a pianta quadrata che ospita otto uomini
parma/parmula= piccolo scudo rotondo
Peregrinus= individuo non provvisto della cittadinanza romana
Pilum= giavellotto pesante in dotazione ai legionari
Praetor= (“colui che va avanti”) in ambito militare è il comandante, appartenente all’ordine senatorio
Praetorium= area del castra destinata agli alloggi del comandante (praetor)
Principia castrorum= piazza principale del castra
Pugio= pugnale in dotazione al legionario
Q
Quaestorium= parte del castra preposta al deposito dei materiali
R
Rudis= spada di legno da esercitazione (in ambito militare ma anche tra gladiatori)
S
Sagum= mantello corto militare, di forma quadrata e realizzato in lana grossolana, spesso fissato sulla spalla con una fibula
Sarcina= bagaglio di marcia del miles
Scutum= grande scudo oblungo della fanteria legionaria
Signifer= miles preposto a portare un’insegna
Subarmalis= protezione indossata sotto la corazza (lorica)
T
Testudo= “testuggine”, manovra difensiva di un reparto, ottenuta congiungendo gli scudi dei soldati sopra il capo
Tiro= recluta
Tuba= tromba
Turma= squadrone di cavalleria
U
Umbo= umbone, protezione metallica di forma semisferica al centro dello scutum
V
Valetudinarium= ospedale da campo
Vallum= muro, muraglia, palizzata difensiva
Vexillifer= portastendardo di un’unità distaccata (vexillatio)
Via= strada. All’interno del castra possono essere identificate due viaeprincipali, che sono la via decumana, che conduce alla porta decumana, sul retro e la via praetoria, che conduce alla porta praetoria; troviamo poi la via principalis, che separa i principia castrorum dalle zone destinate alla truppa, e la via sagularis, una strada interna adiacente all’agger, cioè al terrapieno.
Andrea Cannucciari
GLOSSARIO ABBIGLIAMENTO
Abbigliamento donna
Tunica: abito corto con scollo circolare o a V fino al ginocchio. Potevano essere indossati fino a due tre tuniche chiamati subacula;
Stola: tubino di stoffa fermato da bottoni o nastrini sulla spalla;
Palla: rettangolo di stoffa per coprire le spalle ma anche la testa in particolare durante le cerimonie e i rituali;
Cingulum: cinta di stoffa o cuoio, spesso con decorazioni e borchie. Se di stoffa e decorazioni di pregio, realizzata con rifiniture particolari, mostrava l’alto rango della donna. La cinta era importantissima infatti non era indossata solamente dalle donne di malaffare dette appunto “discinte”. Solamente la donna incinta poteva essere priva della cinta (“incinta” deriverebbe proprio dal fatto di essere senza cinta per ovvi motivi legati alla pancia che non permetteva un’adeguata  chiusura della veste: le donne in stato di gravidanza potevano comunque legarlo subito sotto al seno);
Babilonicum: sorta di scialle orientale (da Babilonia) di seta o stoffa leggera operata/lavorata/damascata che si legava sui fianchi con un nodo sul davanti per evidenziare le forme;
Recta: tunica bianca appositamente prevista per le spose, abito senza maniche, aderente alla vita e scampanato nella parte inferiore.  Era corredata da un velo, in genere di colore giallo fiammante chiamato flammeum.
Rica: ampia sciarpa di velo ornata con frange.
Tutulus: fascia larga che si arrotolava intorno alla testa sui capelli per tenere l’acconciatura. Poteva essere realizzata con tessuti particolari e decorata con perle e pietre.
Biancheria intima
Subligar:fascia di stoffa che si legava intorno alle parti intime;
Strophium: fascia di stoffa per coprire il seno, con un nodo particolare a incrocio sul davanti per evidenziare le forme, di origine greca;
Fascia pectoralis: fascia di stoffa, in genere lino o, più tardi, cotone, per sostenere il seno che però schiacciava troppo non evidenziando le forme.
Abbigliamento uomo
Tunica: veste portata sotto alla toga, corta fino al ginocchio sul davanti e lunga fino ai polpacci sul dietro. Si potevano portare più tuniche una sull’altra, anche più intime chiamate interior o subacula.
Toga: poteva essere praetexta o virilis . La prima era indossata fino ai sedici/diciassette anni per passare poi alla virilis. Era ornata dal clavus, striscia colorata di porpora o d'oro: latusclavus striscia larga, tipica dei senatori, ornava la veste lungo il collo e sul davanti con due bande verticali; l’angustusclavusstriscia più stretta, tipica degli equites.
Clamide: corto mantello anche con cappuccio.
Cingulum: cinta di stoffa o cuoio, spesso con decorazioni e borchie;
Petaso: cappello a larga tesa
Biancheria intima
Subligar: fascia di stoffa che si legava intorno alle parti intime;
Tunica interior o subacula: tuniche più intime sopra il subligar soprattutto nelle stagioni fredde in cui erano indossati, a partire da età imperiale, anche una sorta di pantaloni lunghi.
Giuliana Galli (da romanoimpero.it)
Associazione HISPELLVM APS
Sede in Piazza Matteotti 3 - 06038 Spello (PG)
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