La piazza, in forte pendenza e dalla forma triangolare, si estende tra il complesso di Santa Maria di Vallegloria, dal quale deriva il suo nome, e Porta Pescara, a ricordo del grande bacino di raccolta delle acque che, come risulta anche da un rilievo del 1834, si trova alle spalle dell’abitazione che chiude il lato a monte della piazza. Agli inizi del Seicento, l’erudito e storico locale Fausto Gentile Donnola, tra le pagine della sua Istoria della Terra di Spello, annotava che vi era una fonte ubicata davanti al forno di Vallegloria.